Il libro. Salento. José, giornalista arrogante e scontroso, e Aurora, pubblico ministero austero e integerrimo, indagano su una delicata vicenda di prostituzione minorile, in cui è coinvolto Luigi, un facoltoso imprenditore datosi alla politica. Le accuse nei confronti di Luigi, che gode di amicizie influenti, sembrano però destinate a cadere nel nulla. Ma José, uomo scaltro e ostinato, non si dà per vinto. Dalla quarta di copertina: “José era un trascinatore di coscienze. Era letto dai più non tanto per la curiosità della notizia quanto per l’attrazione esercitata dall’eleganza e dalla forma espressiva del suo stile. Un esempio da imitare sebbene inimitabile. Un maestro. La sua penna era diventata la griffe del successo conseguito, come quei gioielli esposti nelle più lussuose vetrine delle metropoli, in cui il marchio apre bottega”.
L’autore. Cosimo Scarpello (Mesagne 1969), avvocato, scrittore, sceneggiatore e regista, oltre a varie pubblicazioni giuridiche, ha all’attivo tre saggi divulgativi (Impasseport, Stressbook e Perduti) e due romanzi (La figlia mai avuta e Le ragioni di una coscienza), editi da Secop. Nel campo cinematografico scrive le sceneggiature di quattro cortometraggi (Diventeremo farfalle, Come tutti gli altri, Nel posto giusto, Piacere Zza Zza) prodotti da Amarcord. Scrive e dirige Bloodymary e Il nostro lavoro (Amarcord).